Le poesie delle donne sono spesso piatte, ingenue, realistiche e ossessive”e se,mi dice un critico gentile dagli occhi a palla.“ Mancano di leggerezza, di fumo, di vanità, sono tutte d’un pezzo come dei tubi,non c’è garbo, scioltezza, estro; sono prive dell’intelligenza maliziosa dell’artificio, insomma non raggiungonoquell’aria da pomeriggio limpido dopo la pioggia.”Forse è vero, gli dico. Ma tu non sai cosa vuol dire essere donna. Dovresti provare una volta per piacere anche se è proibito dal tuo sesso di pane e ferro. Ride, strabuzza gli occhi. “A me non importase sia donna o meno. Voglio vedere i risultati poetici. C’è chi riesce a fare la ciambellabcon il buco. Se è donna o uomo cosa cambia?”Cambia, amico dagli occhi verdi, cambia;perché una donna non può fare fintadi non essere donna. Ed essere donna significa conoscere la propria soggezione, significa vivere e respirare la degradazione e il disprezzo di sé che si può superare solo con fatiche dolorose e lagrime nere.
Dacia Maraini