Archivi categoria: Lettera d’autore

Ingeborg Bachmann – Annick Bouvattier

“Perché non senti che ho voglia di venire da te, con il mio cuore matto, confuso, sconclusionato, che ogni tanto continua a lavorare contro di te?
– Lentamente comincio a capire perché con tanta tenacia mi sono difesa contro di te e, forse, non smetterò mai di farlo. Ti amo e mi rifiuto di amarti, questo è troppo ed è troppo difficile; ma prima di tutto ti amo.”

Ingeborg Bachmann a Paul Celan, Vienna, 27 Giugno 1951

Ingeborg Bachmann -
Annick Bouvattier Artist

 

Etty Hillesum – Theodor Stundl

A volte vorrei rifugiarmi con tutto quel che ho dentro in un paio di parole. Ma non esistono ancora parole che mi vogliano ospitare. È proprio così. Io sto cercando un tetto che mi ripari ma dovrò costruirmi una casa, pietra su pietra. E così ognuno cerca una casa, un rifugio per sé. E io mi cerco sempre un paio di parole.

Etty Hillesum

Sculpture Theodor Stundl
Sculpture Theodor Stundl

Jorge Luis Borges – Charles Westgarth

SE POTESSI VIVERE NUOVAMENTE

Se potessi vivere nuovamente la mia vita
nella prossima cercherei di commettere più errori.
Non cercherei di essere tanto perfetto,
mi rilasserei di più.
Sarei più sciocco di quanto lo sono stato,
di fatto prenderei ben poche cose sul serio.
Sarei meno igienico.

Correrei più rischi,
farei più viaggi,
guarderei più tramonti,
salirei più montagne,
nuoterei in più fiumi.

Andrei in più posti dove mai sono andato,
mangerei più gelati e meno fave,
avrei più problemi reali e meno immaginari.

Io sono stato una di quelle persone che ha vissuto sensatamente
e proficuamente ogni minuto della sua vita;
certo che ho avuto momenti di gioia.

Ma se potessi tornare indietro cercherei
di avere soltanto buoni momenti.
Che se non lo sapete, di quello è fatta la vita,
solo di momenti; non ti perdere l’oggi.

Io ero uno di quelli che non
andava mai da nessuna parte senza un termometro,
una borsa d’acqua calda,
un ombrello e un paracadute;
se potessi tornare a vivere, vivrei più leggero.

Se potessi tornare a vivere
comincerei ad andare scalzo all’inizio
della primavera
e continuerei così fino alla fine dell’autunno.

Farei più giri in calesse,
contemplerei più albe
e giocherei con più bambini,
se mi trovassi di nuovo la vita davanti.

Jorge Luis Borges

Hettie (dettaglio) Charles Westgarth (scultura in bronzo)
Hettie (dettaglio) Charles Westgarth (scultura in bronzo)

Paul Auster – Istvan Sandorfi

Quando sei perso, guardati intorno. Dubita di tutto e cancellalo. Hai una sola certezza: tu sei li. Lo sei perché c’è il tuo corpo e tu sei il tuo corpo. Il tuo corpo è spazio che hai attraversato, ma anche tempo che ti ha reso ciò che sei. Il tempo te lo porti scritto addosso: le cicatrici sono parole e le parole sono cicatrici”.

Paul Auster

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Istvan Sandorfi Artist

 

Jorge Luis Borges – Andre Kohn

“Ci sono momenti in cui si deve vivere la vita attraverso la vita degli altri. Altri che soffrono, altri che ti hanno aspettato a lungo, altri che dopo anni di silenzio finalmente parlano. Altri che hanno bisogno di un compagno nell’attesa delle loro attese. E altri per i quali il tempo che passa nell’aspettare è già un dono. Non sai bene se la vita è viaggio, se è sogno, se è attesa, se è un piano che si svolge giorno dopo giorno e non te ne accorgi se non guardando all’indietro. Non sai se ha senso.
In certi momenti il senso non conta. Contano i legami.”

Jorge Luis Borges

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Andre Kohn Artist

 

Eugenio Montale – Andrew and Maria Belichenko Bukhtiyarova

Ripenso il tuo sorriso, ed è per me un’acqua limpida
scorta per avventura tra le pietraie d’un greto,
esiguo specchio in cui guardi un’ellera e i suoi corimbi;
e su tutto l’abbraccio di un bianco cielo quieto.
Codesto è il mio ricordo; non saprei dire, o lontano,
se dal tuo volto si esprime libera un’anima ingenua,
vero tu sei dei raminghi che il male del mondo estenua
e recano il loro soffrire con sé come un talismano.
Ma questo posso dirti, che la tua pensata effigie
sommerge i crucci estrosi in un’ondata di calma,
e che il tuo aspetto s’insinua nella memoria grigia
schietto come la cima di una giovane palma…

(Eugenio Montale, Ossi di seppia)

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Andrew and Maria Belichenko Bukhtiyarova Artists

 

Tiberio Faraci – Laura Goglio – Mara Light

Nessuno è perfetto, ma ognuno è unico: questo rende prezioso il dono della nostra esistenza, perché nessuno potrà donare al mondo quello che portiamo noi.E ogni anno la primavera torna, per quanto l’inverno sia stato lungo e rigido. C’è una perfezione nel mondo, assoluta, così come c’è dentro di noi. Non si bussa alle porte, si aprono da sole se l’energia che si è impegnata è quella che poi permette il raccolto!La prossima volta che ti ritrovi a camminare per strada, anche se sei vestito in giacca e cravatta o hai i tacchi a spillo, prova a saltellare come fanno i bambini per qualche passo. Già all’idea ti vergogni? Devi aver avuto ben nascosto il tuo bimbo interiore per giudicarlo subito con un: “Questo non si deve fare!”. Ricontatta il bambino che c’è dentro di te e dedicagli due saltelli: ti ritroverai a sorridere e la tua innocenza sorriderà con te.Esprimiti liberamente nel tuo sentire, non aver paura di ciò che senti, anzi, tutto ciò che non esprimi può diventare risentimento verso te stesso, gli altri e il mondo.

@ Tiberio Faraci, Laura Goglio

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Mara Light Artist