Le mie camminate,
i miei viaggi sono stati e sono ancora oggi, in fondo, una fuga; non la fuga del cittadino, non la fuga da se stessi, l’eterna fuga dall’interiorita’ verso l’esterno, ma proprio il contrario: un tentativo di fuga da questo tempo, da questo tempo della tecnica e del denaro, della guerra e dell’avidita’, da un tempo che pretende di avere splendore e grandezza, ma che la parte migliore di me non puo’ accettare ne amare,al massimo sopportare.
Hermann Hesse