I miei poveri versi non sono belle, millantate parole, non sono afrodisiaci folli da ammannire ai potenti e a chi voglia blandire la sua sete. I miei poveri versi sono brandelli di carne nera disfatta chiusa, e saltano agli occhi impetuosi; sono orgogliosa della mia bellezza; quando l’anima è satura dentro di amarezza e dolore diventa incredibilmente bella e potente soprattutto. Di questa potenza io sono orgogliosa ma non d’altra disfatte; perciò tu che mi leggi fermo a un tavolino di caffé, tu che passi le giornate sui libri a cincischiare la noia e ti senti maestro di critica, tendi il tuo arco al cuore di una donna perduta. Lì mi raggiungerai in pieno.
Il tuo cuore lo porto con me
Lo porto nel mio
Non me ne divido mai.
Dove vado io, vieni anche tu, mia amata;
qualsiasi cosa sia fatta da me,
la fai anche tu, mia cara.
Non temo il fato
perché il mio fato sei tu, mia dolce.
Non voglio il mondo, perché il mio,
il più bello, il più vero sei tu.
tu sei quel che luna sempre fu
e quel che un sole sempre canterà sei tu
Questo è il nostro segreto profondo
radice di tutte le radici
germoglio di tutti i germogli
e cielo dei cieli
di un albero chiamato vita,
che cresce più alto
di quanto l’anima spera,
e la mente nasconde.
Questa è la meraviglia che le stelle separa.
Il tuo cuore lo porto con me,
lo porto nel mio
Ti avevo cantato una canzone. Tu tacevi. La tua destra tendeva con ditastanche una grande, rossa, matura rosa purpurea. E sopra di noi con estraneo fulgore si alzò la mite notte d’estate, aperta nel suo meraviglioso splendore, la prima notte che noi godemmo. Salì e piegò il braccio oscuro intorno a noi ed era così calma e calda. E dal tuo grembo silenziosa scrollasti i petali di una rosa purpurea.
“La mia ispirazione per la pittura è il teatro, sia come artista che spettatore. Sono attratta dall’umanità dei personaggi che vivono sul palco, piuttosto che dallo spazio fisico del teatro stesso. Sono affascinata dai gesti, smorfie e le emozioni che trasmettono la profondità del nostro spirito umano. Amo il colore, il contrasto, la consistenza e la forma. I miei ritratti sono stati descritti “vibranti e drammatici, e allo stesso tempo oscuri e meditabondi,” e sono stati paragonati a quelli di Lucien Freud. “ di Anna Bocek
Anna Bocek è nata in Polonia nel 1973 e ha studiato presso l’Accademia di Belle Arti a Danzica, in Polonia, dove lei è ora un membro della facoltà. Ha vinto numerosi premi prestigiosi, tra cui il primo premio per la Miglior Scenografia shakespeariana dal principe Carlo ‘Theatrum Gedanense Foundation. In realtà è il teatro che ispira i suoi dipinti. Le figure ei volti dipinti da Anna Bocek sono pieni di espressioni e gesti, le emozioni sono brillantemente catturate. I suoi dipinti sono studi della natura umana, sentimenti ed esperienze sensuali. . La sua opera è luminosa, vibrante e traboccante di energia e passione . Bocek ha esposto in Polonia, Spagna, Stati Uniti, Regno Unito, Francia, Repubblica Ceca, Germania e Svezia e ha opere in numerosi musei polacchi.
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Sono nata libera, e anche fra le lacrime sorrido. Anche con le ali brutalmente strappate e la carne annichilita, segregata in una gabbia,sorriderò sempre alla stupidità di chi non sa che gli spiriti liberi volano comunque in altre dimensioni, irraggiungibili e inviolabili. Se mai il destino avverso dovesse trovarmi in ginocchio sul pavimento, sappia fin d’ora che l’anima mia mai striscerà sul fango della vita,cgiacché essa si muove vaporosa in un altrove di cristallo. Libera di volare nell’immenso. Felicemente ancorata a quel mio mondo interiore, che risulta invisibile ad occhi che, pur potendo vedere, restano intrappolati nella dannazione della cecità. Uno spirito libero che non si fa toccare da mani rozze. Vivo in un mondo invisibile, ma più reale e vero che mai.
L’imperfezione mi veste, mi investe, non seguo regole per dimostrare agli altri la mia perfezione, seguo ciò che mi indica il cuore. Sincerità e rispetto sono le uniche priorità che seguo. Non mi piacciono schemi indotti o proposti per sembrare migliore. Mi piace essere quella che sono, imperfetta, ma con l’amore nel cuore.
Il desiderio mi brucia il desiderio di cose belle che ho viste e non vissute. Il desiderio mi brucia ed impera ardente e solo nel mio cuore e nel mio cervello. Desidero tante cose che ho viste in trasparenza di musica fiori e profumi. Di luci e di brusii strani che avvicinano l’anima alla poesia…
C’è una storia dietro ogni persona. C’è una ragione per cui loro sono quel che sono. Loro non sono cosi’ solo perche’ lo vogliono. Qualcosa nel passato li ha resi tali, e alcune volte e’ impossibile cambiarli.
L’amore per se stessi. Il rispetto per se stessi. Tu devi amarti. Piacerti. Soltanto allora gli altri ti ameranno. A casa tua l’ospite migliore sei tu, prima di tutti gli altri…”